giovedì 6 dicembre 2012

CONTRATTO DI FOCE, PREMIATO IL CONSORZIO DELTA DEL PO


Il progetto proposto dal Consorzio di Bonifica Delta del Po di Taglio di Po, dal titolo “Territori all’interfaccia fiume-mare: verso un contratto di foce tra Brenta, Adige, Po di Levante, Po e Mare Adriatico”, è stato premiato in occasione del settimo Tavolo nazionale dei contratti di fiume. Il documento, frutto di oltre un anno di lavoro, è stato presentato dai progettisti Giancarlo Mantovani e Laura Mosca, ha ricevuto il riconoscimento “per la novità ed il coraggio
- si legge nelle motivazioni - dimostrato nell’affrontare con l’approccio dei processi del contratto di fiume situazioni fluviali complesse come quelle rappresentate da una pluralità di foci a mare in un delta come quello del Po”. Massimo Bastioni, coordinatore scientifico Tavolo nazionale contratti di fiume ha così commentato: “Il contratto di foce per il Delta del Po ha la sua carica innovativa nella ricerca di un sistema integrato tra più ambiti di gestione delle acque e quindi trasversale a più competenze. Si tratta della proposizione di un percorso di governance ambientale, che all’interno di un sistema di obiettivi comuni si prefigge di valorizzare la ricchezza e la complessità di un contratto di contratti”. “E’ un riconoscimento importante - riferiscono Mantovani e Mosca - che deve essere interpretato come punto di partenza per procedere all’attivazione sul territorio del processo partecipato dalla comunità locale che porterà alla sottoscrizione del contratto di foce”. Tale progetto, a fine settembre scorso, è stato proposto dal Consorzio di Bonifica anche alla Comunità europea nell’ambito della Call for proposal life 2012 per ottenere il finanziamento utile alla realizzazione delle prime fasi di avvio del processo e sviluppo del programma d’azione. Il contratto di foce è stato inoltre assunto come progetto pilota da parte di Unesco Venice Office nell’ambito dello studio finalizzato alla candidatura a Riserva della biosfera del Delta del Po. “Entro l’anno - concludono Mantovani e Mosca - verrà dato lo start-up formale all’esecutività del progetto attraverso la costituzione del gruppo promotore per l’avvio del non facile processo partecipativo, che porterà alla sottoscrizione del contratto di foce tramite la condivisione iniziale di un manifesto di Intenti”.

Voce di Rovigo